Era un venerdì mattina. Sono arrivati sul tardi, di ritorno da una visita medica. Avevano scoperto questo posto per caso e sono entrati. La bambina era deliziosa. Curiosa, intelligente, spigliata, dolcissima. La libraia li ha accolti e, mentre i genitori guardavano i libri, ha giocato e letto con la bambina. Poi, non ricorda come e perché, hanno iniziato a parlare. Forse ha riconosciuto nella madre un accento familiare. Forse sarà stato un commento su un libro, forse sarà stato quando li ha accompagnati alla porta. Sono rimasti lì a lungo, hanno scoperto origini e passioni comuni. Lei ha accennato di essere una musicista, lui un regista. Non abitavano vicino ma la settimana dopo, il martedì, se li è ritrovati ad ascoltare le letture ad alta voce. È stato un piacevole ritrovarsi, e così le altre volte fino a ieri. Ieri, Barbara le ha telefonato e già al buongiorno la libraria ha riconosciuto quella voce calda e inconfondibile, sono barbara la mamma di alice vorrei prenotarti un libro. Il libro arriva, la libraia avverte la mamma e lei passa a ritirarlo. La libraia – che da filologa e curiosa qual è, aveva scoperto di avere di fronte una vera cantante – le ha chiesto, così, spontaneamente, entusiasta e timida come una bambina “ma quando vieni a cantare qui o è troppo piccolo questo spazio per te? Ti andrebbe?” e lei, invece, di rispondere ha tirato fuori dalla borsa il cd che le aveva portato. La sua musica. Quella che porta in giro in Italia e nel mondo. La libraia si è commossa. Ha ringraziato e da ieri non fa altro che ascoltare la sua voce e dire a tutti che è di una mamma che frequenta la libreria e che un giorno, presto spera lei, si esibirà qui. Nel mentre vi consigliamo l’ascolto.
Finché un giorno.
Vita di una piccola libreria indipendente. SinossiLa storia di una libreria indipendente di quartiere: le sue attività locali, l’impegno verso