È accaduto per caso. Prima è stato l’incontro con un editore passato a trovarci, poi l’incontro con un’autrice e i suoi libri, poi un consiglio di lettura dato da una persona cara e così piano piano i titoli per adulti hanno iniziato a trovare casa in questo spazio. Perché magari stai cercando un regalo e mentre sfogli i libri per il bambino vedi un libro di sport perfetto per il papà. Perché di tempo, forse, in estate ne hai un po’ di più e magari una lettura di una storia bella, o divertente, o appassionante riesci a concedertela anche tu. Perché, scusa, ma non è che avresti un libro bello da consigliarmi, ma questa volta proprio per me? Nasce così, in sordina, tra gli scaffali, una piccola sezione di titoli. Autrici femminili, storie di sport e temi sociali, titoli amati e consigliati. Titoli per adulti, lettori appassionati. Ve li raccontiamo pian piano. Tra una musicainfasce e una lettura animata. Ve li mostriamo così che possiate prenderne nota per la scelta dei titoli da mettere in valigia. E se vi va, magari, segnalateci i vostri preferiti che li leggeremo e consiglieremo, a nostra volta, con piacere. Iniziamo quindi da un libro speciale: “Cosa siamo noi due… Cosa sono io per te… Non complicarti troppo la vita, Leo, siamo solo due viaggiatori, godiamoci il panorama, finché possiamo”. Ecco ci sono libri che è difficile raccontare. Ci sono storie talmente speciali che sintetizzarle è riduttivo. Se decidete di leggere questo romanzo (tra l’Italia e gli Usa, tra la Germania nazista e le Torri Gemelle, tra musica e medicina, tra amore e amicizia) riservatevi un pomeriggio tutto per voi. Iniziare e arrivare fino in fondo sarà un tutt’uno. Come questa storia d’amore unica, originale, talmente profonda da poter essere vera. Un romanzo sulla musica e la vita. Un libro per adulti, una riflessione profonda sul sentire, un incrocio di destini che si legge d’un fiato e vi lascerà senza fiato. L’ultimo concerto, Paola Cadelli, L’asino d’oro edizioni
Di politica e polemica. Osservando con spirito critico.
Un tempo non ci vedevano perché c’era il dehor, ora ci vedono ma non ci hanno visto arrivare, perché siamo