Si chiude la settimana della libreria, senza un giorno di sosta che domani festeggiamo il terzo compleanno di Maia. Si concludono sette giorni densi densi. Sette giorni dal massaggio infantile ai travasi, dalla musicainfasce saltata allo stare insieme improvvisato sempre bello e apprezzato. Era martedì con il saluto ad Aeneas e Katia partiti per Innsbruck, era il laboratorio di Sabbiarelli con quel creare concentrato che incanta i piccoli e contagia i grandi. Era giovedì quando arriva Teo, che parla solo tedesco visto che di noi gli ha parlato Aeneas: e la tradizione continua. Era Riccardo e le sue infinite parole, era giovedì pomeriggio e la festa di Bianca: “la festa più bella che abbia mai avuto” e la nostra commozione è grande, perché se lo ha detto Bianca che di feste ne ha fatte tante e speciali, le crediamo, ma poi ce l’ha confermato anche Luna, che quando è venuta a prendere i fratelli alla festa si è fermata a scegliere un libro. E per la prima volta lo ha letto e raccontato ai suoi genitori e oggi è voluta tornare per il laboratorio di San Valentino. Era venerdì e il primo compleanno di Giorgio con quel pensiero dolce condiviso in libreria. Era ieri e Nathalie a prenotarti la festa di Jacopo, che non posso che farla in libreria. Era la signora che ti contatta per festeggiare i suoi cinquant’anni che idea più bella non c’è. Era “pronto, posso partecipare alle letture del martedì?”“Sì, certo, ma questo martedì non ci saranno”, “Ah, ma io ho letto che commentate Calvino” e il gruppo di lettura si allarga. Era sabato e la signora che entra a ringraziarti “sa, con il regalo preso da voi ha fatto un figurone. E non potevo non dirglielo.” Era Federico che passa per un saluto, come Lulu’ con mamma e papà a offrirti un caffè. Era Marta che entra prima di partire per il weekend, e Maria Vittoria che ti porta una tisana nuova, e Ilaria che arriva solo per dirti ciao, Irene e la sua pizza del venerdì. Erano i libri nuovi e i giochi ordinati. Erano le letture animate e il circolo della maglia. Era il Finché un giorno raccontato, regalato o acquistato.
Di politica e polemica. Osservando con spirito critico.
Un tempo non ci vedevano perché c’era il dehor, ora ci vedono ma non ci hanno visto arrivare, perché siamo