Terza volta in fiera. In poche ore che passano in un secondo.
Terza volta in fiera, in compagnia di Francesca alla sua prima volta.
Terza volta in fiera con maggiore consapevolezza.
Terza volta in fiera a guardare la bellezza e a portarne a casa una fetta.
Terza volta in fiera, partenza all’alba, panino, zaino, mappa: tutto organizzato e concentrato, per non sciupare un secondo.
Terza volta in fiera e accorgersi di muoversi con leggerezza e sicurezza.
Incontri libraie e autori. E cammini e ti fermi e raccogli cataloghi e sfogli testi nuovi.
Il gesto si fa più sicuro. Il pensiero va ai volti degli amici della libreria. La foto per Maria Concetta, i testi in stampatello, i testi per i piccini, la guida per i laboratori, i cartonati in 3d per i grandi, le nuove mappe.
“Questo lo abbiamo? Questo lo prendiamo? Questo lo conosci?”
Terza volta in fiera e arrivano i commenti sulla pagina: gli amici ti seguono a distanza.
Terza volta in fiera e non sei solo.
Terza volta in fiera per noi e per voi.
Tra una passeggiata e una risata, tra un “oh che bello” a un “fai una foto che lo ordiniamo”.
Terza volta in fiera, cresciamo noi e cresciamo insieme.
Terza volta in fiera e già torniamo.
Ora studiamo e ordiniamo. Leggiamo e prenotiamo. Leggiamo e vi proponiamo.
Terza volta in fiera e restano i ricordi nitidi dell’oriente, la meraviglia degli stand stranieri, la ricchezza delle illustrazioni nutrimento per occhi e cuori, i vent’anni di Jimmy Liao, l’esplosione dei colori, l’aria frizzante, l’entusiasmo, il fermento che c’era nell’aria.
La prima volta è stata immensa, la seconda una conferma, la terza è stato un soffio.
Tanta era ancora la voglia di restare a guardare. Tante le cose da fissare e ricordare. Terza volta in fiera, pronti per partire, pronti per salpare.
Di politica e polemica. Osservando con spirito critico.
Un tempo non ci vedevano perché c’era il dehor, ora ci vedono ma non ci hanno visto arrivare, perché siamo