Qualcuno se ne è accorto.
Qualcuno lo ha colto.
Qualcuno ci ha scritto.
Qualcuno ci ha chiamato o messaggiato.
Quello sguardo concentrato, quel volto teso, quell’espressione – a tratti imbronciata – ai più attenti non è sfuggita.
Era lì da settimane. Era lì pronta a tradursi in pianto o sorriso.
Ecco, martedì, nel festoso caos del giorno più lungo della settimana, tra una lettura e un saluto, tra una Musicainfasce e un consiglio di vendita, abbiamo messo a punto l’ultimo passaggio.
Ed è stata ansia e gioia.
Come ogni volta che si nasce.
Come ogni volta che un’idea vede luce o prende vita un sogno.
Quando è stata l’ultima volta che hai fatto una cosa la prima volta?
Ieri.
Mentre un codice a barre definiva una storia.
Quando è stata l’ultima volta che hai fatto una cosa la prima volta?
Stamattina, mentre un file andava in stampa e una fila di lettere diventava libro.
13 cifre, un interno e una copertina.
11 anni, vita, amici, scuola e fantasia.
224 pagine, un autore, un’editor e un editore.
Mesi, bozze, prove e refusi.
Viaggi, telefonate, dubbi e certezze.
Fatica, bellezza e tenerezza.
Ecco, ci siamo.
Un mese o poco più e saremo qui a parlarne.
Voi, noi e l’autore, Mauro Scarpa.
A via Padova 51, il 25.
Di emme come maggio.
Mettete in agenda. Vi aspettiamo.
Di politica e polemica. Osservando con spirito critico.
Un tempo non ci vedevano perché c’era il dehor, ora ci vedono ma non ci hanno visto arrivare, perché siamo