Gruppo dei piccoli lettori da Read Red Road

Un gruppo di lettura bello, partecipato, vivace, divertente.
Un gruppo di lettura con i genitori coinvolti e attenti.
Un gruppo di lettura di quelli dalle domande dirette e le risposte certe.
Loro, i piccoli lettori, non perdonano.
Chiedono, domandano, correggono, attendono curiosi il nuovo libro.
Non saltano un passaggio, non perdono un dettaglio.
Al momento delle letture ad alta voce, che aprono e chiudono ogni incontro, la concentrazione è massima. E il silenzio sempre vivo.
Ieri c’erano sei bimbi e un attentissimo duenne. Tanti per un gruppo partito in due.
Ieri c’erano sette adulti appassionati. Tantissimi per un paese che non legge.
Ieri abbiamo letto, ascoltato, condiviso, cantato. E al termine dell’incontro ci siamo fermati ancora. Come quando la festa è finita e restano gli amici più stretti.
Si può leggere un libro a un bambino del 2020?
Ha senso trasmettere la passione della carta stampata in un’epoca tecnologicamente avanzata?
Come si ricavano spazi di comunità in un mondo di figli unici e bimbi sempre impegnati?
Noi mettiamo in circolo ciò che di bello riceviamo da un libro.
Perché l’unica risposta possibile è condividere il piacere di stare insieme partendo da ciò che ci coinvolge. Perché tocca viverle le emozioni della mamma che racconta di quando scriveva le lettere alla sua compagna di banco, tocca provarla la libertà di dire cosa di questo testo ci è piaciuto e cosa non ha funzionato. Tocca sperimentare il rispetto dei tempi dell’altro, l’ascolto di un punto di vista diverso. Si cresce in quel modo sano di stare insieme che la lettura di un libro crea.
Lo abbiamo fatto ieri.
Lo (ri)faremo oggi alle letture delle cinque.
Lo (ri)faremo sabato con il Gruppo di lettura dei docenti.
Lo faremo ogni qualvolta potremo.
Con voi.

Presentazione libro Il Malacologo

Martedì sera, alle 19.30, ospiteremo la presentazione de #Ilmalacologo, scritto da Lorenza Raponi e pubblicato da Rubettino. Abbiamo conosciuto Lorenza

In tour.

“Da quando faccio formazione, nessuno mai ha definito così bene un opposto” “Grazie a te che dedichi la vita, come