Quellillà e il mondo che verrà. Domani.

Ieri mattina la libraia è uscita a fare la spesa.
Fa la fila, resta a debita distanza, scambia due sorrisi con chi la precede e poi entra.
Dice buongiorno e rapidamente mette nel carrello le cose scritte nella lista.
Quando ha fatto, va in cassa, e chiede alla cassiera: come va?
Lei, la giovane ragazza, la guarda tra lo stupito e lo sbalordito, ed esclama a voce alta: cosa ha detto?
Mentre la libraia sta per ripetere – che tra mascherine e clausura anche a parlare è diventato strano – il collega le fa: caspita, c’è qualcuno che ce lo chiede.
E allora la cassiera aggiunge: già, infatti, non capivo, non ci sono più abituata.
Così mentre lei conteggia e la libraia imbusta, le parole sgorgano a fiumi. 60 secondi di pura realtà. Di come state, cosa fate, cosa provate. 60 secondi di vita. Umana, toccante, palpitante, anche a distanza, anche con i guanti, anche con le mascherine.
E allora la libraia – che a casa si accorgerà di aver dimenticato il bancomat in cassa per la gioia di ritrovare contatti umani – riflette che domani, quando sarà, toccherà insegnare educazione umana a scuola e imparare parole preziose.
Toccherà riscoprirsi reali, uguali e solidali.
Al di là degli abbracci, al di là delle regole di protezione e prevenzione.
Toccherà darsi da fare perché il rischio, remoto ma non troppo, sarà di dimenticare le parole e di pensarci, tra noi, come Quellillà, i nostri vicini da sempre, che nessuno ha mai visto, ma che tutti affermano abbiano un aspetto orribile e siano tanto cattivi che nessuno “era mai andato di là per paura di incontrarne uno”.

Finché un giorno.

Vita di una piccola libreria indipendente. SinossiLa storia di una libreria indipendente di quartiere: le sue attività locali, l’impegno verso

Presentazione libro Il Malacologo

Martedì sera, alle 19.30, ospiteremo la presentazione de #Ilmalacologo, scritto da Lorenza Raponi e pubblicato da Rubettino. Abbiamo conosciuto Lorenza

In tour.

“Da quando faccio formazione, nessuno mai ha definito così bene un opposto” “Grazie a te che dedichi la vita, come