Siamo partiti in fretta. All’una che il viaggio era lungo, neanche il tempo di dirvi che sono arrivati nuovi libri di Giralangolo e i nuovi giochi Lilliputiens. Sono partita talmente in fretta che non ho avuto il tempo di sfogliare le novità o fare foto. Sono partita in fretta lasciando una libreria in fermento nelle mani di Francesca: il laboratorio marino di oggi, la merenda di compleanno domani, la Musicainfasce e il teatro sabato. Sono partita assecondando il richiamo della strada. Mi sono ritrovata in auto in una dimensione di viaggio che mi appartiene e che è, forse, l’unica vera rinuncia di questo mestiere da libraria. Sono arrivata in una Lecce stupenda da cui scrivo, in una stanza d’albergo che il marito a cui chiedevo ma come hai trovato un albergo così bello ha liquidato prosaicamente con un era quello che costava meno: e certi incontri non sono per caso. Sono a Lecce dove domani presenterò il libro sperando che ci sia qualcuno ad ascoltarmi oltre Simona, ma non importa. Stasera scrivo per una sola ragione: per ringraziarvi uno ad uno. Per i duecento e più like ricevuti, per quest’onda di affetto calda e lunga. Per i messaggi e le testimonianze ricevute. Per ringraziarvi di quello che sarà domani quando racconterò di un modo nuovo di fare le cose: semplice e curato, voluto e cercato. Domani sarà un bel giorno perché passerò a salutare Alessandra conosciuta sui social e oggi libraia, domani riunirò le vite professionali e dirò che le cose belle e sincere arrivano. Si propagano veloci. Basta poco e vi ho ritrovato qui, vicini vicini, che certi impegni spaventano e da soli non si affrontano. Che certe cose non te le aspetti ma fanno bene al cuore. Domani sarà un bel giorno. Perché sarà un nuovo giorno.
Di politica e polemica. Osservando con spirito critico.
Un tempo non ci vedevano perché c’era il dehor, ora ci vedono ma non ci hanno visto arrivare, perché siamo