Pensavi di partecipare a una presentazione e ti trovi davanti una famiglia speciale.
Ospiti due autori e ti ritrovi catapultato in una vita ricca di sensibilità ed emozioni, di gioie e prove superate.
Parla lui, poi lei e sembra di conoscerli da sempre.
Belli, che con il cuore in mano si mettono a nudo.
C’è davvero emozione stasera.
Hai tra le mani un libro dalla copertina buffa, apparentemente leggero e dietro scopri un mondo.
La rete, i social, le passioni, il brutto e il bello della tecnologia. La potenza della rete e il suo potere.
La rete che crea contatti, relazioni, opportunità, conoscenze.
La rete – che se non sai dominare – ti domina.
La rete che getta ponti o li crea.
La rete che colma la solitudine o semplicemente l’accoglie. A volte male.
La rete e quel bisogno di fare informazione.
La rete e i ragazzi allo sbaraglio con quello strumento che gli mettiamo tra le mani e che non insegniamo ad usare.
La rete e gli adulti da informare.

La rete e il cyberbullismo.
La rete e la formazione nelle scuole.
La rete e l’identità digitale.
I gruppi whatsapp.
Il telefono per comunicare e non per chattare.
Ecco, sembrava solo un libro di aneddoti e battute e abbiamo parlato per un’ora.
Eppure c’è ancora altro: gli gnomi e quell’ascolto da recuperare, gli gnomi e le passeggiate da condividere, gli gnomi e la memoria da custodire. 

E poi c’è Daniele e la sua storia bella. Daniele e Cecilia e quella malattia genetica rara, il retinoblastoma. Daniele e quell’associazione di genitori per sentirsi meno soli. Daniele e la raccolta fondi per acquistare un macchinario per la cura. 

Daniele e la battaglia perché non accada ad altri quello che è successo a loro.
Passa veloce il tempo.
Anche all’indietro, per la libraia, perché Daniele è Filippo, un altro papà sorprendente, vivo e impareggiabile nel fare della malattia genetica del suo Luca un impegno di vita, che resta sempre nel nostro cuore.
Siamo tante le donne e parliamo tanto, poco lui, Gilberto, che non ci perde di vista un attimo.
Ascolta con lo sguardo profondo e il volto sereno.
Sono generosi Sonia e Gilberto.
Sono pieni di umanità e ironia.
Te ne accorgi allora e dopo, quando non te l’aspetti e ti offrono la cena.
Che bella serata.
Che pienezza la libreria affollata e interessata. 

Che belli gli amici qui.
Incontri così non accadono per caso, lo sai, incontri così accadono e continuano. per scelta. E di certo Sonia, Emma, Federica torneranno ancora per parlare agli adulti, agli insegnanti per fare formazione e informazione.