Si è conclusa la settimana di #ioleggoperché e, mentre tiriamo le somme, leggiamo dei tagli del governo alla cultura (20 milioni di euro per il Bonus Cultura riservato ai diciottenni per il 2019; 2,3 milioni per i musei autonomi; 4 milioni di riduzione del credito d’imposta per gli esercenti cinematografici; 1,25 milioni per i crediti d’imposta delle librerie; 375.000 euro per le case editrici).
Anna Frank scriveva ‘Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora’.
E allora, proprio quando il sole splende dopo giorni di pioggia, ci piace dedicare cinque minuti a raccontare il nostro #ioleggoperché e a condividere come si possa, civilmente e concretamente, rifiutare bruttezza e tagli.
Oggi, scriviamo per ringraziare chi ha accolto l’invito della libreria e ha scelto di rendere speciale la settimana dedicata alle biblioteche scolastiche.
Si chiama investimento, si legge gratuità.
Si scrive impegno, si legge studio passione resistenza tenuta.
Si pensa fatica, si legge visione politica e dedizione.
Ecco, mentre il governo tagliava, noi abbiamo osato immaginare l’inimmaginabile.
Due incontri con autori, le letture a scuola, il laboratori di cucito, una serata spettacolo.
Aperti sette giorni su sette, sabato e domenica inclusi.
Sette giorni dedicati al quartiere, alla scuola, alla promozione della lettura, ai bambini, al presente.
Sette giorni, nonostante la pioggia, lo sciopero, la città paralizzata.
Poteva essere una settimana passiva, in attesa di chi entrasse, e invece abbiamo scelto di viverla in modo propositivo, con un contributo attivo, certi che non ci sia altro modo per rendere un po’ più bello e umano il mondo che ci circonda.
È stata la settimana della scoperta e della sorpresa.
Della classe quinta C e della sua bibliotechina da 1000 volumi, perché la biblioteca della scuola ora finalmente agibile non è praticabile.
La settimana della maestra Isa, che dedica risorse e tempo alla lettura e degli studenti che la seguono prima titubanti e poi appassionati.
È stata la settimana dei bambini lettori forti e dei genitori sostenitori.
La settimana di Paola Cadelli, Antonio Riscetti e Pina Irace. La settimana di chi, da Pordenone, Reggio Emilia e Napoli, tra una riflessione e un’emozione, una risata e un’animazione, ha unito l’Italia in una piccola libreria di quartiere, per regalarci bellezza.
È stata la scelta giusta come affermano i cento libri raccolti per le scuole, come conferma la partecipazione di chi ci ha scelto come la libreria di quartiere.
È stato il modo più bello, oggi più che mai, per onorare la promessa fatta tre anni fa, all’avvio di questa avventura: se leggi, fai strada.