È sempre difficile sintetizzare una presentazione o un incontro con l’autore.
È quasi impossibile dire come tutto continui a risuonare dopo. Di notte.
È sempre meraviglioso incontrare maestri e ascoltarli.
Ieri è accaduto così, come ogni volta che le tre libraie si mettono insieme e aprono virtualmente le porte delle loro librerie.
Quando studiavo al liceo e poi all’università, mi appassionavano le pagine in cui si narrava dei circoli, dei salotti letterari, delle dimore di incontro tra uomini divenuti poi famosi. Quelle frequentazioni in cui si discorreva di arte, teatro, letteratura, architettura, quei momenti corali in cui i talenti erano condivisi, le anime svelate.
Erano spesso spazi messi a disposizione dalle donne, ed erano piazze di conoscenza e scambio, occasioni di crescita per tutti.
A quei luoghi ripenso ogni volta che arriva una nuova presentazione. Che sia reale o virtuale.
A quelle occasioni penso come opportunità da cogliere.
Ascoltare Fabrizio Silei è stata scoperta e ricchezza.
La costante testimonianza che si possa partire da un libro, da un albo, e parlare di tutto. Di tutto quello che ci sta a cuore.
Ascoltatela questa chiacchierata, mettetela in sottofondo mentre preparate la cena o fate due passi o in pausa pranzo mentre mangiate un’insalata.
Sarà una boccata d’aria. Sarà un muovere testa e cuore.
Ieri sera abbiamo parlato di scuola, di educazione, di bullismo, di genitori, di insegnanti, di padri.
Abbiamo toccato l’infanzia e il passato.
Abbiamo discusso di scrittura e politica, di società e futuro.
Abbiamo scritto una piccola mappa delle mete che ci piacerebbe toccare.
Aspettiamo Fabrizio qui, a Roma, a Martano, ad Albano per continuare a confrontarci. Per condividere pensieri e azioni.
Mentre ci prepariamo ai prossimi incontri non possiamo che ringraziare chi ci ha fatto compagnia, i libri, gli autori, le case editrici e le libraie che tutto questo cercano di mettere in rete.